La Regina Giovanna e Lalle Camponeschi dovettero prendere atto che con la forza sarebbe stato impossibile conquistare Antrodoco e decisero che bisognava aprire nuove trattative per porre fine alla situazione. Le trattative andarono avanti per più di un anno e il 30 settembre 1371 i rappresentanti aquilani Lalle Camponeschi II, Giovanni di Roio e Francesco Camponeschi, e i ribelli Luca Pretatti, Giuntarello da Poppleto e suo figlio Antonio, e la regina Giovanna, si ritrovarono nel castello di Nocera dove fecero rogare dal notaio Blasio Mordente da Teano, lo strumento di pace.
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